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Due casi di colera: “Situazione del tutto sotto controllo”

Situazione sotto controllo per i dueĀ casi di colera registrati ieriĀ all'ospedale Cotugno di Napoli. Si tratta di un piccolo paziente di 2 anni, trasferito dall'ospedale pediatrico Santobono, e della madre. Fino a mercoledƬ mattina il bambino era rimasto nel reparto di Rianimazione, poi ĆØ stato trasferito in reparto. I due pazienti – che risiedono a Sant'Arpino in provincia di Caserta – sono originari del Bangladesh ed erano tornati di recente nel loro Paese d'origine per un soggiorno con i parenti per poi rientrare in Italia.

Madre e figlio sono in condizioni stazionarieĀ e “la situazione ĆØ del tutto sotto controllo”, ha assicurato Antonio Giordano, commissario straordinario dell'Azienda ospedaliera dei Colli. “Immediatamente – spiega Giordano su Adn Kronos – ĆØ stata allertata la Asl competente e sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli. I contatti familiari del caso indice sono stati giĆ  individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria”.

Il colera

l colera ĆØ unaĀ malattia infettivaĀ acuta causata da batteri della specieĀ Vibrio CholeraeĀ e provoca diarrea dovuta all'infezione dell'intestino: la trasmissione puĆ² avvenire per ingestione di acqua o alimenti contaminati dal batterio, mentre il contagio diretto si verifica per trasmissione oro-fecale ed ĆØ molto raro in condizioni igienico-sanitarie normali.Ā 

Per tale motivo iĀ casi di colera in Italia sono tutti di importazione da paesi poveri e “sono estremamente rariĀ – spiega all'AdnKronos Salute Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Iss.- Possono esserci anni in cui non ne registriamo nessuno, anni in cui se ne registrano due o tre. Ma sono possibili, perchĆ© le persone oggi viaggiano molto e questa malattia, a trasmissione oro-fecale, ĆØ presente in diversi Paesi”. Non ci sono grossi pericoli, perĆ². “Se le persone contagiate vengono isolate subito, reidratate e trattate, l'infezione non fa grossi danni. E, in ogni caso, non c'ĆØ pericolo di contagio su ampia scala”. Per quanto riguarda il caso di Napoli, “tutte le persone venute a contatto con i pazienti saranno tenute sotto osservazione”, conclude Rezza.

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