Un traffico internazionale di droga operativo da tempo in Emilia, Toscana, Lazio, Liguria ed Olanda. Era gestito da tre albanesi, e nello smercio di marijuana, cocaina, hashish e Mdma, coinvolgeva 94 persone; ma una di queste non ha rispettato il silenzio, permettendo alla Guarda di Finanza, su disposizione del gip di Firenze e Milano e richiesta dei pm Suchan e Monferini della Dda fiorentina, di arrestare 36 responsabili dello smercio illegale. Lāuomo, muratore italiano residente in Svizzera, ĆØ stato fermato ieri dalle Fiamme Gialle presso un casello dellāA1 di Calenzano; aveva con sĆ© 10 chili di cocaina e una volta arrestato ha deciso di collaborare.
Lāindagine andava avanti da quattro anni ed aveva visto la denuncia di ben 69 persone. Nelle mani delle forse dell’ordine sono finiteĀ due tonnellate di droga e beni mobili ed immobili dal valore di due milioni di euro.Ā Secondo quanto affermano gli investigatori del Gico,Ā gliĀ albanesi che gestivano lāorganizzazione erano residenti ad Amsterdam e trasportavano le sostanze su tir che poi raggiungevano le basi della Toscana e del varesotto. I centri di stoccaggio e smistamento erano nelle province di Prato, Livorno e Firenze, e da qui la droga veniva passata ai baby-spacciatori al dettaglio. Corrieri e pusher, italiani e albanesi, venivano reclutati in Inghilterra, Italia, Belgio e Olanda, e portavano anche 20 chili di stupefacentiĀ per volta. Per Giuseppe Creazzo, procuratore di Firenze, ālāorganizzazione era responsabile di un importante traffico che investiva tutto il continente europeoā.