Lorenzo Toma, il ragazzo deceduto nella discoteca “Guendalina” lo scorso fine settimana di Santa Cesarea, “ĆØ morto per cause naturali”. Lo ha annunciato il procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, incontrando i giornalisti nel primo pomeriggio per comunicare i risultati degli esami tossicologici sul corpo del 18enne. “Non e’ stata rinvenuta alcuna sostanza stupefacente – ha spiegato il magistratoĀ – nĆ© a livello di urine, nĆ© di sangue, nĆ© nel contenuto gastrico”. Al termine dell’autopsia, compiuta lo scorso 11 agosto, il medico legale Alberto Tortorella aveva riferito che Lorenzo era affetto da una cardiomiopatia ipertrofica, una patologia che puĆ² causare una morte improvvisa e della quale pare che nĆ© lui nĆ© i familiari fossero al corrente.
Intanto domani sera il “Guendalina” riaprirĆ al pubblico dopo la chiusura conseguente alla morte di Toma.Ā Nella serata evento di Ferragosto la scomparsa di Lorenzo sarĆ ricordata con la scritta “Lorenzo, uno di noi” che sarĆ proiettata su due grandi ledwall, con la data della sua improvvisa morte. Sempre per la serata di domani l’amministratore delegato del “Guendalina”, Vincenzo De Robertis, ha annunciato, intervistato da Radionorba, che ai giovani presenti saranno trasmessi messaggi sugli schermi, in consolle e al bar su alcol e droghe. Adeguandosi alle disposizioni varate dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nella discoteca la somministrazione di alcol sara’ consentita sino alle 3 del mattino. Dalle 4 i decibel diminuiranno progressivamente per consentire il deflusso. Ma non sono le uniche novitĆ apportate. “Abbiamo incrementato il servizio di sicurezza privato – ha aggiunto De Robertis – e ci saranno due ambulanze pronte ad intervenire in caso di necessitĆ ”.