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Dorian passa da categoria 3 a forza 1. Alla Bahamas 43 vittime

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Si rinforza Dorian, salendo di nuove alla categoria 3,colpisce la costa sud orientale degli Stati Uniti, dalla Florida alla Carolina del Sud. Poi continua il suo cammino, ma perdendo intensità mentre si avvicina al Nord Carolina, diventanda una “semplice” tempesta tropicale. Ma sale anche il bilancio delle vittime che l'uragano si è lasciato dietro dopo il suo passaggio alla Bahamas. I morti sarebbero infatti almeno 43, diverse migliaia i dispersi. Per ora 5.500, tanti quanto i nomi inseriti nel sito DorianPeopleSearch.com, la piattaforma dove amici e parenti possono segnalare persone di cui non si hanno notizie da giorni. Ma per le autorità locali il numero dei morti “sarà sconcertante“, come ha detto il ministro della Sanità Duane Sandsprovocate. In loro aiuto, la Guardia costiera degli Stati Uniti e la Royal Navy Britannica. Nel frattempo, in tre Stati americani vengono evacuate intere aree, tra Carolina del Nord e quella del Sud 267 mila persone sono rimaste senza corrente elettrica a causa delle forti raffiche di vento, fino a 185 chilometri orari, e dei violenti temporali.

Gli aiuti

Le cifre sono quelle della catastrofe. Settantamila persone sulle isole hanno bisogno di assistenza, ha detto al telefono ai cronisti ieri il sottosegretario Onu agli Affari umanitari Mark Lowcock, dopo essersi incontrato con il primo ministro delle Bahamas Hubert Minnis nella capitale Nassau. Ha annunciato che il Fondo centrale per l'intervengo d'urgenza della Nazioni unite stanzierà un milione di dollari per quelle persone che hanno “urgente bisogno di cibo, acqua potabile, aiuto medico e ricoveri” nelle isole più settentrionali, quelle maggiormente colpite. Quelle che hanno subito maggiormente l'”enorme devastazione” dell'uragano, come l'ha definita sempre Lowcock. La Croce rossa internazionale teme si teme che il 45% delle abitazioni e delle strutture presenti su Grand Bahama e Abacus, circa 13mila, sian state distrutte o rese inservibili dalla violenza dell'uragano.

Paura alluvioni

L'urgano più forte registrato dal 1950 nell'Oceano Atlantico ha spaventato e spaventa un milione di persone negli Stati Uniti, tra la Florida, la Sud e la Nord Carolina, la Georgia e una parte della Virginia. Le scuole e gli uffici pubblici sono stati chiusi, i supermercati razziati dai cittadini impauriti e c'è chi ha tentato di rinforzare la propria abitazione per resistere alla forza della natura. Nelle ultime ore, Dorian prima ha lambito la Florida passando a meno di 200 chilometri dalla costa statunitense ma senza abbattervisi, portando con sé pioggia e vento fino a 185 chilometri orari, poi ha colpito con violenza la Carolina del Sud con forti rovesci e causando un grande blackout che coinvolge 220mila persone  salgono a 267mila se si contano quelle della  Carolina del Nord – nelle contee di Charleston, colpita da 180 millimetri di piogga scrive Repubblica, Berkeley e Dorchester. In più di 400mila hanno abbandonato le proprie case. Gli esperti di previsioni hanno messo in guardia contro il possibile e ben più grave pericolo di tornado, alluvioni e mareggiate con onde alte quasi 2,5 metri. La differenza tra un tornado e un uragano è che il primo, noto anche come tromba d'aria, è una tempesta di limitata estensione ma di grande potenza distruttiva con venti fino a 500 km/h, il secondo ha una maggior estensione ma con raffiche meno intense. che possono arrivare al di sopra del 250 km/h.

Il calo

Una parziale buona notizia arriva dal bolletino del Centro nazionale uragani degli Stati Uniti. Gli studiosi infatti hanno detto che Dorian da uragano di categoria 3 è passato a 2, mentre si abbatteva sulle coste americane. Poi lo hanno declassato alla categoria 1, cioè tempesta tropicale. Manterrà ancora il potenziale distruttivo e le raffiche di vento potranno toccare punte di velocità intorno ai 144 orari, ma col passare dei giorni continuerà a perdere intensità.

Lorenzo Cipolla: