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Dirigente di Forza Nuova legato e pestato

Legato mani e piedi con un nastro adesivo prima di essere picchiato selvaggiamente nella centralissima Via Dante di Palermo: questo quanto accaduto a Massimo Ursino, responsabili provinciale di Forza Nuova, aggredito attorno alle ore 19 da almeno 6 persone che hanno agito a volto coperto. Secondo le testimonianze raccolte dalle Forze dell'ordine, tutti gli autori del pestaggio erano vestiti di nero e indossavano delle sciarpe per celare le proprie fattezze e, a quanto pare, fra loro c'era quella che è stata identificata come una donna intenta a riprendere il tutto con un telefonino. Eseguito il pestaggio, gli aggressori hanno fatto perdere le loro tracce mentre Ursino è stato trasportato presso l'Ospedale Civico, dove è arrivato con grossi lividi al volto e una ferita alla testa ancora sanguninante.

Tensione

Poco distante dal luogo dell'agguato, in Via Villa Florio, si trova la sede del distaccamento del movimento di estrema destra i cui portavoce, proprio poche ore prima dell'episodio, avevano dichiarato che “a Palermo, dopo gli attacchi incendiari avvenuti nel febbraio dello scorso anno… e la recente irruzione armata ai danni della sede di un’associazione d’area, si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall’arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato”. Le ferite di Ursino, pur abbastanza marcate, non sarebbero particolarmente gravi.

La rivendicazione

Qualche ora dopo l'aggressione, è arrivata anche una rivendicazione, rimasta anonmia nonostante sia stata spedita a tutti i principali organi di stampa: “Chi afferma che esista una 'minaccia fascista', a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c'è spazio per il fascismo”.

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