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Digos in azione, arrestato presunto terrorista

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Era sospettato di progettare un attentato con armi chimiche e, per questo, è stato arrestato dalla Polizia durante un blitz a Macomer, in provincia di Nuoro: il fermo è scattato nei confronti di Alaji Amin, palestinese di 38 anni, ritenuto un potenziale terrorista e, per questo, da tempo pedinato dagli agenti della Digos di Nuoro e Cagliari. L'uomo è stato arrestato in mattinata, mentre stava salendo su un furgone dagli uomini del Nocs, i quali lo hanno fermato prima che mettesse in moto il mezzo. L'operazione sarebbe stata approvata d'urgenza proprio in virtù dell'elevato rischio che, secondo gli inquirenti, l'uomo mettesse in pratica i suoi intenti terroristici. Secondo le prime informazioni, il 38enne sarebbe un affiliato dell'Isis e avrebbe avuto intenzione di agire in Europa come “lupo solitario”.

L'operazione della Digos

Il suo piano, stando a quanto ipotizzato, sarebbe stato quello di avvelenare una condotta idrica potabile e, per questo, secondo gli investigatori avrebbe comprato online alcune dosi di una marca di pesticida, cercando così di replicare quanto messo in atto da un suo parente, alcuni anni fa, ai danni di una cisterna d'acqua utilizzata come rifornimento da un contingente dell'esercito libanese. All'uomo era stata tagliata ogni via di fuga già prima che gli uomini della Digos entrassero in azione, delimitando l'area intorno per evitare di coinvolgere i cittadini di Macomer, i quali hanno comunque vissuto momenti di preoccupazione per il dispiegamento di forze, perché il tutto è avvenuto in pieno centro cittadino e perché, inizialmente, si era parlato di una rapina (tanto che il direttore della vicina filiale bancaria ha immediatamente disposto la chiusura degli ingressi dell'istituto).

Dell'indagine che ha portato all'arresto del 38enne ha parlato anche il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, il quale ha spiegato in conferenza i dettagli dell'operazione assieme ai responsabili dell'antiterrorismo.

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