Avrebbe confessato l'autore dell'omicidio di Collepasso, paese in provincia di Lecce; dove Antonio Leo, 89 anni, è stato trovato morto carbonizzato. Ad autoaccusarsi del delitto sarebbe stato il figlio 48enne Vittorio, che in preda alla rabbia e al termine di una discussione, lo avrebbe prima chiuso nel bagno della sua abitazione, poi cosparso di alcol ed infine gli avrebbe dato fuoco.
Questioni patrimoniali come movente
Era stato proprio l'uomo finito adesso sotto accusa ad avvisare i Carabinieri dell'accaduto. Poi dopo un lungo interrogatorio nella locale caserma, che dista solo qualche cenitnaio di metri dall'abitazione di Antonio Leo, l'uomo avrebbe raccontato la dinamica dell'omicidio. Padre e figlio vivevano nello stesso stabile, ma in appartamenti diversi. Vittorio, di professione agente immobiliare, non nascondeva i problemi presenti nella sua situazione familiare. Infatti pubblicava su Facebook molti post contro la sorella, medico psichiatra, da anni residente fuori provincia. Alla base delle divergenze vi sarebbero stati problemi sulle divisioni patrimoniali.