Delitto alle porte di Latina, un uomo ha ucciso il cognato e poi ha gettato il cadavere in un pozzo. E’ successo a Sezze e a compiere il folle gesto è un 63enne,che dopo aver confessato alla polizia, ha indicato il luogo in cui si trovava il corpo della vittima, un 53enne recuperato questa mattina. Dalle prime ricostruzioni dalla squadra mobile coordinata dal pm Giuseppe Bontempo, Petrianni, che ha precedenti per rapina, avrebbe avuto una colluttazione con Di Raimo venerdì nell’officina di carrozziere di quest’ultimo. A scatenare la lite sarebbero stati alcuni debiti che la vittima aveva con il cognato e secondo alcuni testimoni il dissidio andava avanti da diverso tempo.
Di Raimo è morto dopo essere stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco. Poco dopo l’assassino avrebbe cercato di cancellare le tracce e di occultare il cadavere. La compagna della vittima vedendo che l’uomo non tornava a casa ha chiesto informazioni proprio a Petrianni il quale ha raccontato di averlo visto allontanarsi su una macchina di grossa cilindrata con una donna molto avvenente. La moglie dell’omicida però ha riferito alla sorella che suo marito quella sera era rientrato con la maglietta strappata, segno di una colluttazione. E’ a questo punto che sono iniziate le indagini che in 12 ore hanno permesso di inchiodare l’assassino.