Manca solo una settimana perché il periodo di detenzione di Oscar Pistorius giunga al termine. L’ex atleta paralimpico condannato a 5 anni di carcere nell’ottobre dello scorso anno per l’omicidio della fidanzata Reeva Steenkamp, avrebbe dovuto scontare almeno un sesto della pena – 15 mesi di reclusione – ma tornerà nella sua casa il prossimo 21 agosto dopo solo 10 mesi di detenzione grazie alla sua buona condotta.
Una volta uscito dal carcere di Pretoria, Pistorius dovrà scontare il resto della pena agli arresti domiciliari. Almeno per il primo periodo l’ex atleta si trasferirà in casa dello zio, nel distretto di Waterkloof, ma non è ancora stato reso noto se dovrà indossare il braccialetto o il controllo della sua posizione sarà affidato ad un agente. Inoltre in questo primo periodo Pistorius potrà uscire da casa solamente per recarsi al lavoro, per commissioni straordinarie, non potrà consumare alcolici o altre sostanze stupefacenti né interagire in alcun modo con armi.
Storia ben diversa per quanto riguarda la sua passione per lo sport. Anche se non è chiaro se le condizioni del rilascio anticipato gli consentiranno di viaggiare fuori dal Sudafrica, il Comitato Paralimpico Internazionale ha ribadito l’esclusione di Pistorius dai giochi di Rio De Janeiro del 2016 e ha precisato che potrà tornare a gareggiare solo quando avrà scontato tutta la pena.
Inoltre Pistorius si prepara ad affrontare il processo di appello che si terrà a novembre. Molto probabilmente per lui verranno riconfermati gli arresti domiciliari, la stessa misura di sicurezza già applicata durante il primo processo. Nell’udienza di novembre, l’accusa punta ad un incremento della pena a 15 anni, sottolineando la volontarietà dell’imputato nell’assassinio di Reeva Steenkamp. La difesa invece punterà a confermare la versione del delitto colposo ribadendo il fatto che Pistorius abbia sparato attraverso la porta chiusa del bagno credendo che ci fosse un ladro.