Una giovane vita spezzata senza un perché. E’ accaduto questa notte a Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, dove Maycol Catizone, 15 anni, è stato ucciso al termine di una lite scoppiata per futili motivi in un bar. Secondo i carabinieri autore del delitto è Carmine Pullano, di 31 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti. Maycol, raggiunto al torace e al fianco da due fendenti sferrati con un coltello, è morto durante il trasporto verso l’ospedale di Crotone. Feriti anche due suoi amici, di 23 e 20 anni, che non hanno riportato gravi conseguenze.
Subito dopo l’accoltellamento, i carabinieri hanno visionato le telecamere di sicurezza del bar in cui è avvenuto il misfatto riconoscendo Pullano, anche grazie all’ausilio di alcuni testimoni. A seguito delle ricerche lo hanno rintracciato e bloccato in un’abitazione attualmente disabitata ma usata solitamente dalla madre nel periodo estivo. I militari, dopo aver abbattuto la porta di ingresso, hanno notato la mano del ricercato spuntare da sotto una pila di materassi. “Non volevo ammazzare nessuno – avrebbe dichiarato – con quel coltellino non capisco come sia stato possibile”.
Gianluca Bruno, sindaco di Isola Capo Rizzuto, ha invitato la popolazione a mettersi insieme “per evitare che episodi del genere possano ripetersi in futuro”. “La degenerazione – ha poi affermato – sta nel fatto che si è perso il dialogo nelle famiglie, si è smarrito ‘lo stare insieme e socializzare’, si è perso il senso di appartenenza ad una comunità, essere di Isola Capo Rizzuto! Bisogna fare tutti mea culpa per quanto accaduto. E non pensiamo che non riguardando direttamente noi, possiamo stare tranquilli”. Maycol Catizone avrebbe festeggiato il suo sedicesimo compleanno tra 9 giorni.