Sono 37.242 i casi da coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Un numero che, comparato ai 238.077 tamponi effettuati, porta il rapporto fra test effettuati e nuovi positivi nuovamente sopra il 15%. La percentuale attuale tocca il 15,6%, contro il 14,6% (stabile sotto il 15 per tre giorni) di ieri. I nuovi decessi da Covid-19 sono 699 in Italia, per un totale di 48.569 dall’inizio della pandemia. Per quanto riguarda le terapie intensive, nelle ultime 24 ore l’aumento è di 36 unità, per un totale di 3.748. Il bollettino del Ministero della Salute riferisce inoltre di 33.957 ricoveri nei reparti ordinari (+347 rispetto a ieri), mentre altre 739.471 persone sono in isolamento domiciliare (+15.122). I guariti sono oggi 21.035, 520.022 dall’inizio dell’emergenza. Il totale dei contagiati dal coronavirus raggiunge la quota di 1.345.767.
L’andamento del Covid-19
Ancora una volta è la Lombardia a far registrare il maggior numero di casi giornalieri: 9.221, seguita dalla Campania (4.226), dal Piemonte (3.861) e dal Veneto (3.468). Numeri che arrivano nella giornata in cui l’Iss e il Ministero della Salute registrano una decrescita complessiva dell’indice Rt. “Se da una parte possiamo vedere uno spiraglio, dall’altra dobbiamo tenere duro – ha detto in conferenza il direttore generale della Prevenzione del Ministero, Gianni Rezza -. Gli indici dei posti letto e delle terapie intensive non sono positivi. Gli ospedali saranno in sofferenza ancora per settimane”. Secondo Rezza, “si conferma un rallentamento, ma con un’incidenza ancora molto elevata. Siamo a oltre 700 casi per 100mila, quest’estate eravamo sui 10-15. Purtroppo anche con la diminuzione dell’Rt la sofferenza dei servizi sanitari durerà ancora”.