Il giudice per le indagini preliminari, Maria Paola Tomaselli, ha convalidato il fermo dei tre indagati per lo stupro e la morte di Desiree Mariottini, la sedicenne morta dopo ore di agonia nel palazzo occupato nel quartiere San Lorenzo di Roma. Il giudice si è riservato di decidere, nelle prossime ore, in merito all'emissione della misura cautelare. In base a quanto riporta l'Ansa, l'unico a rispondere alle domande del gip è stato il senegalese Mamdou Gara, mentre il suo connazionale Brian Minteh e il nigeriano Alinno Chima hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Le ipotesi di reato
Nei loro confronti la Procura contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Stessi reati contestati al quarto fermato, Yusif Sali, un cittadino ganese, bloccato ieri alla periferia di Foggia e trovato anche in possesso di 11 chilogrammi di droga. La sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti per determinare se e quale ruolo abbia avuto nella vicenda. L'uomo aveva anche una polizia giocattolo, metadone e qualche grammo di hascisc.
Presidente municipio: “San Lorenzo ha bisogno dello Stato”
Nel frattempo, pochi minuti prima che iniziasse la manifestazione di Forza Nuova, la presidente del II Municipio di Roma, Francesca Del Bello (Pd), intervenendo al presidio Anpi a piazza dell'Immacolata, ha dichiarato che la “manifestazione che che richiama i cittadini a manifestare, ad autorganizzarsi e faersi giustizia da soli: è inaccettabile”. Inoltre, la Del Bello ha affermato che “non sono accettabili strumentalizzazioni, acominciare da quelledel ministro Salvini che si è presentato qui con parole di odio verso una razza perché colpevole di quell'episodio. Il quartiere ha bisogno di normalità, ha bisogno dello Stato quotidianamente. qui si vive ogni notte un dramma per colpa del mercato della droga: i cittadini non ce la fanno più. Questo è un quartiere democratico, accogliente, tollerante. Un quartiere – ha aggiunto – che rivendica la voglia di riscatto per dare un'immagine diversa di sé. Il mio impegno – ha concluso la presidente del Municipio – è un presidio quotidiano finché i principi della Costituzione, a cominciare da antifascimo e democrazia, siano sempre validi per tutti”.