Continua senza sosta l'attività del vulcano Kilauea, nello stato americano delle Hawaii. L'avanzata del fronte di lava procede senza sosta con ingenti danni, soprattutto nell'area di Leilani, anche se una parziale interruzione dell'attività ha permesso a circa 2mila delle diecimila persone evacuate di rientrare nelle proprie case per alcune ore, prima di lasciare nuovamente le abitazioni in via precauzionale.
Dopo il terremoto di magnitudo 6.9 che ha scosso l'isola nei giorni scorsi, la situazione resta critica. Le eruzioni hanno causato la distruzione di almeno 30 abitazioni a Big Island, l'isola principale dell'arcipelago. Le immagini diffuse su Twitter dagli abitanti della zona e dei media evidenziano le spaccature che si sono create in alcune strade della zona dalle quali fuoriesce vapore. Molti boschi sono stati inghiottiti e completamente bruciati dal fiume di magma, mentre dal comignolo del Kilauea continuano a fuoriuscire schizzi di lava e cenere che hanno raggiunto i 70 metri di altezza.
Nel frattempo le autorità locali hanno avvertito di livelli estremamente elevati di fumi tossici, principale causa dell'evacuazione degli abitanti dell'isola. Inoltre, è stato chiesto in particolare a quanti soffrono di problemi respiratori di rispettare l'ordine di evacuazione.
L'inizio dell'eruzione del Kilauea è stato preceduto da uno sciame sismico che poi è sfociato in un terremto di magnitudo 6.9 dfella scala Richter, il più violento degli ultimi 40 anni, che ha aperto profonde spaccature nel terreno lungo le quali si è incanalata la lava che ha cominciato a scendere a valle. La portavoce dell'Osservatorio vulcanologico delle Hawaii, Janet Babb, ha spiegato che i numerosi terremoti registrati finora sull'isola riflettono il movimento del vulcano che si adatta allo spostamento del magma.