Non sarebbero più un mistero le circostanze che hanno portato alla morte di Lorenzo Major, campione mondiale paralimpico di arrampicato: l'atleta, 48 anni e affetto da disabilità, si sarebbe suicidato sparandosi con un pistola sportiva. Il tragico gesto sarebbe stato compiuto nel parcheggio adiacente alla sede dell'Agenzia delle entrate di Viareggio, in provincia di Lucca, il 10 maggio scorso. A quanto sembra, non sussisterebbero legami fra il gesto di Major e il luogo scelto che, secondo gli inquirenti, sarebbe casuale: non sono stati infatti ipotizzati motivi economici alla base del suicidio. L'atleta paralimpico aveva subito nel 2001 un incidente motociclistico in seguito al quale aveva perso l'uso delle gambe. Sposato, solo pochi mesi fa era diventato padre, circostanza che rende ancora più difficile capire perché l'uomo abbia compiuto il gesto.
La dinamica
La vicenda ha destato scalpore nel mondo dello sport, provocando molto dolore specialmente nell'ambiente paralimpico: Major, originario di Forlì, si trovava da una settimana in ritiro a Tirrenia con la nazionale di arrampicata (anche se in preparazione della Coppa del mondo di scherma) ma, durante quella notte, si era allontanato in macchina non per rincasare, come previsto, ma guidando fino a Viareggio dove ha posteggiato in quel parcheggio ed esploso verso di sé quei colpi fatali. Fin da subito era stata avanzata l'ipotesi del suicidio anche se, dopo il ritrovamento del corpo, il pm di Lucca Antonio Mariotti aveva disposto l'autopsia, per svolgere accertamenti su alcuni frammenti di proiettile rinvenuti sulla vetrata di un edificio vicino, al piano terra, così come su un altro vetro ai piani alti. L'ipotesi è che i primi colpi siano stati esplosi verso la palazzina in questione, e solo dopo verso se stesso.
Un dramma
Nonostante il grave incidente e l'immobilità delle gambe, Lorenzo Major era diventato nel tempo un esempio di tenacia e determinazione, con la sua storia arrivata anche nelle scuole e in programmi televisivi, nei quali aveva raccontato anche il suo incontro con la moglie con la quale, pochi mesi fa, aveva avuto un bambino. Circostanze che, assieme al suo modo di affrontare le sue difficoltà, hanno reso inspiegabile questo gesto anche per chi lo conosceva bene.