Un cittadino italiano, Emanuele Martini, 44enne, è stato ucciso a Santiago de Cali, in Colombia. L’omicidio è avvenuto mercoledì mattina nel quartiere San Luis. L’uomo era in auto, fermo al semaforo in attesa che scattasse il verde, quando è stato affiancato da un’altra auto: il passeggero ha abbassato il finestrino e ha sparato contro Martini otto colpi di pistola. Gli aggressori sono poi rapidamente fuggiti, mentre Martini è stato soccorso da una pattuglia della polizia di passaggio e trasportato al vicino ospedale Joaquín Paz Borrero. L’uomo è però deceduto poco dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Secondo gli investigatori, dietro la morte di Martini potrebbe esserci la criminalità organizzata. Residente nel paese sudamericano da cinque anni, l’uomo aveva svolto diversi lavori e, ultimamente, aveva avviato un’attività di trasporto con un piccolo bus. Gli investigatori sospettano che per iniziare quest’ultimo lavoro, Martini abbia chiesto un prestito a persone legate alla criminalità e che proprio dietro questo prestito possa nascondersi il movente dell’omicidio; la polizia locale non ha dubbi infatti che Martini fosse il bersaglio del raid omicida.
L’Ambasciata italiana si è messa immediatamente in contatto con i familiari di Martini sia in Colombia che in Italia e sta seguendo il caso con particolare attenzione. “La salma dell’italiano è ancora a disposizione delle autorità locali – fanno sapere -, per le necessarie procedure da applicare in casi di morte violenta”. Molti compaesani a Santiago de Cali si sono mobilitati per raccogliere i soldi per il funerale: Martini era descritto, da chi lo conosceva, come una persona tranquilla, con una grande passione per il calcio, e benvoluta da tutti. Lascia una moglie e una figlia.