Si è svolta oggi al Tribunale di sorveglianza di Bologna una nuova udienza per valutare la proroga degli arresti domiciliari per Annamaria Franzoni, la donna di Cogne condannata in via definitiva per l’omicidio del figlio Samuele nel 2002. Il giudice si è riservato di decidere in merito alla proroga, mentre nel corso dell’udienza svoltasi il procuratore generale Attilio Dardani si è detto favorevole alla proroga.
I legali di Anna Maria Franzoni sono fiduciosi sull’accoglimento dell’istanza di proroga, che consentirebbe alla mamma di Cogne di continuare ad espiare la pena, accanto ai figli, fra le mura domestiche. “Il procuratore generale si è detto favorevole – ha spiegato l’avvocato Lorenzo Imperato che difende Anna Maria Franzoni insieme alla collega Paola Savio – il giudice si è riservato abbiamo argomentato, nel senso che la signora Franzoni ha già scontato i due terzi di pena che deve espiare quindi secondo noi sussistono i requisiti per disporre la proroga del regime di detenzione domiciliare”.
“La Cassazione ha già stabilito che non si pone alcun problema di pericolosità -ha ricordato infatti l’avvocato Imperato– e ha stabilito che l’istanza di questa detenzione domiciliare fu tempestivamente presentata, la Cassazione ha solamente chiesto al Tribunale di sorveglianza di Bologna di verificare che sussistessero le condizioni per la proroga, ovvero aver maturato i due terzi di pena espiata, visto che adesso Gioele ha più di dieci anni”. A chi gli chiedeva dunque se siano fiduciosi rispetto a una proroga, Imperato ha risposto di “sì”, considerato anche che “il procuratore generale ha concordato su questo aspetto tecnico-formale, matematico”.