Dalla Garbatella alla Tuscolana, passando per zone centrali come Prati le strade della Capitale sono invase di spazzatura che rimane giorni e giorni sotto al sole cocente senza essere rimossa”. E' l'accusa mossa da Carlo Rienzi, presidente del Codacons, in merito alla situazione dei rifiuti nella Capitale. Un'emmergenza anche dal punti di vita della salute dei cittadini, oltre che di decoro della città.
Esposto
Proprio per accenedre i riflettori sulal difficile situazione romana, il Codacons (il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro Comune e Ama sull'immondiazia nelle strade. Il Codacons chiede che si indaghi “sulle responsabilità di tale emergenza alla luce del possibile pericolo di epidemia, e chiediamo alle Asl di realizzare una mappatura delle strade più a rischio adottando misure a tutela degli abitanti”. Rienzi aggiunge che “la presenza di rifiuti organici, unitamente alle temperature elevate registrate negli ultimi giorni a Roma, rappresentano un mix pericolosissimo, perchè il caldo accelera i processi di putrefazione attirando insetti, ratti, gabbiani e altri volatili, con conseguenti rischi igienico-sanitari per la popolazione. Il pericolo di diffusione di batteri è molto elevato e riguarda in particolar modo bambini, anziani e chi abita a ridosso dei cassonetti dell'immondizia ed è costretto a respirare miasmi nauseabondi”.
Raggi: “Nessuna emergenza”
Secondo la sindaca Virginia Raggi l’allarme sarebbe ingiustificato. “La notizia di una presunta 'emergenza' non trova fortunatamente alcun fondamento – ha scritto qualche giorno fa su Facebook, postando foto di cassonetto vuoti di fronte ai principali ospedali romani -. In questi giorni in alcune aree della città il servizio di raccolta dei rifiuti non ha funzionato correttamente. Ma Ama sta lavorando affinché tutte le criticità che si sono verificate si risolvano rapidamente”. Un guasto al nastro trasportatore del Tmb di Rocca Cencia, poche settimane fa, ha portato ad un rallentamento di circa 750 tonnellate di rifiuti in meno al giorno – ha spiegato la prima cittadina -. A questo disagio si sono unite alcune questioni di disponibilità degli spazi per portare fuori Roma i rifiuti sulla base di spazi, non rilasciati agli impianti Acea (pubblici) dal Tmb Malagrotta”.