Nella giornata odierna, nelle province di Caserta, Napoli, Latina e Frosinone, i Carabinieri della Compagnia di Caserta, col supporto delle altre Compagnie territorialmente competenti e del Nucleo Cinofili di Sarno (SA), a conclusione di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dall’ufficio GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della citata Procura, nei confronti di dodici soggetti, indagati a vario titolo per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Cocaina, crack e hashish
L’attività investigativa, avviata nel novembre 2016 e focalizzata sulle dinamiche di spaccio di stupefacenti della città di Caserta, ha permesso in particolare di accertare l’operatività di una ramificata consorteria dedita allo spaccio nonché di individuare il canale di approvvigionamento della droga trattata (cocaina, crack e hashish) proveniente principalmente da Caivano (NA). Nel provvedimento giudiziario viene riconosciuta l’operatività di una piazza di spaccio nella frazione di San Clemente.
Organigramma criminale
Le attività investigative hanno permesso di ricostruire l’organigramma criminale costituito da un ramificato e aggressivo sodalizio dedito all’incessante compravendita di ingenti quantitativi di droga presso Caivano che venivano poi rivenduti al dettaglio a Caserta.
Il gruppo si reggeva su una struttura fondata sull’affiliazione fra i soggetti membri, tutti giovani casertani e caivanesi, legati tra loro da rapporti di parentela e di amicizia, quattro dei quali risultano già attinti da precedenti provvedimenti restrittivi. In particolare si evidenzia la scaltrezza e la pericolosità sociale degli indagati, in gran parte incensurati all’epoca dei fatti, pienamente determinati a perseguire con pervicacia l’attività illecita attraverso l’adozione di tutte le cautele finalizzate a consentire al gruppo di continuare ad operare adattandosi al mutamento delle circostanze.
È stato anche individuato dai militari un importante canale di approvvigionamento dello stupefacente che veniva acquistato a Caivano. La droga acquistata, principalmente cocaina, veniva trasportata in grossi quantitativi nel casertano a bordo di autovetture a noleggio sempre differenti.
Nel capoluogo la cocaina, al fine di ricavare il maggior numero di dosi possibile o di essere trasformata in crack, veniva lavorata in via Cittadella all’interno di un appartamento in affitto. Proprio all’interno di tale “raffineria artigianale”, i militari hanno rinvenuto materiale tecnico altamente professionale per la pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica, nonché un congegno telecomandato realizzato all’interno di un cassetto, occultato in una parete, utilizzato per nascondere tutto lo stupefacente destinato ad essere venduto al dettaglio sulla principale piazza di spaccio sita in via Caprio Maddaloni presso il circolo “Sport Club giovanile”, che attirava acquirenti da tutto l’hinterland.
la cocaina sequestrata
Nel corso dell’attività sono stati riscontrati più di cento episodi di cessione di sostanze stupefacenti durante i quali sono stati identificati numerosi assuntori, oggetto di segnalazione alla locale Prefettura. Nell’ambito dei riscontri eseguiti dai Carabinieri durante l’indagine sono state tratte in arresto due persone (entrambe indagate) e sequestrati complessivamente 500 grammi di cocaina e crack, 1.500,00 Euro in banconote e materiale tecnico altamente professionale utilizzato per la lavorazione dello stupefacente. Nel corso delle perquisizione sono stati anche scoperti un revolver calibro 7.65 privo di segni distintivi e cartucce illegalmente detenute nonché modiche quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e hashish.