Sono almeno sette i morti e oltre 50 i feriti per le esplosioni che si sono verificate nella giornata del 30 settembre in almeno tredici luoghi pubblici nel sud della Cina. Le detonazioni sono avvenute tutte nell’arco di due ore. Oltre alle vittime, le deflagrazioni, 17 in tutto, hanno causato diversi danni alle strutture colpite: uffici governativi, un centro commerciale, un supermercato, una stazione di autobus, un ospedale, un ambulatorio medico, un mercato all’aperto, un ostello e una prigione.
La polizia ha arrestato un ragazzo di 33 anni ritenuto il possibile esecutore degli attentati. Anche se le forze dell’ordine hanno escluso la matrice terroristica, bisogna ricordare che le esplosioni si sono verificate in un lasso di tempo inferiore alle due ore, tutte sono avvenute in luoghi affollati e si sono verificate il giorno prima dei festeggiamenti per il 66esimo anniversario della nascita della Repubblica popolare. La regione del Guangxi – dove si sono verificate le esplosioni – è una delle più povere della Cina e confina con il Vietnam. Le prime indagini hanno rivelato che gli esplosivi potrebbero essere stati recapitati nei luoghi prescelti nascosti all’interno di pacchetti e consegnati con un corriere espresso. Altri 60 pacchi sospetti sono stati individuati dalle forze dell’ordine.