Pretendevano ingenti somme di denaro e regali per evitare controlli continui e multe. Per questo, a Palermo, tre agenti della Polizia Stradale sono stati arrestati dai loro colleghi della Squadra Mobile. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di corruzione, concussione e falso. Secondo quanto emerso da mesi di indagini, i tre mettevano sotto pressione imprenditori e commercianti con multe e controlli continui fino a quando, esasperati, decidevano di pagare il “pizzo” ai tre uomini delle forze dell’ordine.
Le indagini sono scattate grazie a due imprenditori che, vessati dalle minacce, si sono fatti coraggio e hanno sporto denuncia nei confronti dei tre poliziotti. E’ stato così scoperto il “giro di mazzette“. Durante l’inchiesta della sezione reati contro la pubblica amministrazione della Mobile, diretta da Silvia Como, ignari di essere ascoltati, i tre poliziotti parlavano tranquillamente al telefono delle vessazioni sulle vittime. Il giudice per le indagini preliminari, ha firmato per i tre uomini un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
I tre fermavano le loro vittime sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. A questo punto, agli autisti dei veicoli commerciali veniva richiesta un’ingente somma di denaro per evitare una contravvenzione. Grazie alle intercettazioni, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire diversi casi, tra cui l’episodio in cui i poliziotti avevano fatto una contravvenzione al mezzo di una ditta per un’infrazione che prevedeva anche il sequestro del furgone. Per ridurre la multa salata, il commerciante avrebbe sborsato mazzette e fatto regali ai tre uomini.