Sarà presto liberata la 72enne Wanda Barzee che, nel 2002, organizzò assieme a suo marito il rapimento dell'allora 15enne Elizabeth Smart, uno dei casi di cronaca più noti di inizio millennio negli Stati Uniti, per le privazioni subite dalla ragazza durante la prigionia dei due folli, durata nove mesi. La donna era stata condannata proprio in virtù del sequestro di Elizabeth (e di quello tentato di sua cugina, un mese dopo), messo in atto assieme al compagno di allora, Brian David Mitchell, il quale fu considerato infermo mentalmente al momento del suo arresto ma, sucessivamente, condannato a due ergastoli. Ora, ribaltando la precedente decisione dei giudici, come annunciato da Utah Board of Pardons and Parole, l'aguzzina della Smart tornerà libera fra una settimana circa.
La condanna
“Dopo un'ulteriore revisione e consulenza da parte di un consulente legale – è spiegato nella motivazione -, il consiglio di amministrazione deve contare il tempo trascorso in custodia federale per la sentenza di stato della signora Barzee, pertanto la sentenza della sig.ra Barzee termina il 19 settembre 2018″. A giugno, pare che il Board avesse preso in considerazione di svolgere un'audizione per verificare lo stato di salute mentale di Barzee ma, tutt'oggi, non è chiaro se tale procedura sia stata svolta o meno. Intanto, la notizia dell'imminente rilascio sta facendo discutere l'opinione pubblica americana. Nel 2009 la donna si dichiarò colpevole di aver collaborato al rapimento e patteggiò coi pubblici ministeri, arrivando a una condanna a 15 anni (19 maggio 2010), poi a 7.
Il rapimento
Tutto iniziò il 5 giugno 2002, quando Elizabeth Smart, all'epoca quindicenne, fu rapita sotto minaccia di un coltello dalla sua camera da letto nella casa della sua famiglia a Salt Lake City, nello Utah. Furono gli agenti della Polizia a salvarla nove mesi dopo, il 12 marzo 2003, nei pressi di Sandy, nello Utah, a 18 miglia da casa sua. Agli aguzzini, che secondo il racconto della giovane l'avrebbero sottoposta a ogni forma di abuso e privazione, la Polizia riuscì a risalire in seguito con l'aiuto di due testimoni.