I carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Casal di Principe (Caserta) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone ritenute affiliate al clan dei Casalesi fazione Venosa, ritenuti responsabili di aver ucciso per errore due persone innocenti nell’ambito di una faida tra le fazioni Venosa e Schiavone del clan.
A perdere la vita, il 26 febbraio del 1992 a Casapesenna (Caserta), furono Pasquale Pagano, commerciante di 36 anni e Paolo Coviello, pensionato di 63 anni, scambiati dai killer per il vero obiettivo dell’agguato. Invece Pagano e Coviello hanno avuto solo una colpa: quella di viaggiare in un’auto dello stesso tipo e colore di quella che usava Alfredo Zara, affiliato alla fazione Schiavone, che qualche giorno prima aveva tentato di uccidere uno dei vertici dei Venosa, Pier Paolo, fratello di uno dei due arrestati.
I killer – cinque in tutto – non hanno dato scampo ai due: hanno infatti sparato numerosi colpi d’arma da fuoco con un kalashnikov, un fucile calibro e tre pistole. I militari dell’arma hanno rintracciato e arrestato Raffaele Venosa (preso in un ristorante di Parete) ritenuto l’attuale reggente della fazione Venosa del clan dei Casalesi. La seconda ordinanza di custodia è stata notificata in carcere a Francesco Carannante.