Tredicesimo giorno di ricerche, senza sosta, fra le piane ondulate di Caronia. I soccorritori cercano disperatamente qualche traccia del piccolo Gioele, di appena 4 anni, figlio di Viviana Parisi. La donna, rinvenuta priva di vita alcuni giorni fa, era scomparsa assieme al piccolo lo scorso 3 agosto. Da quel giorno, del bambino non si è più saputo nulla. Una situazione che ha alimentato sospetti, incertezze, persino sull’effettiva presenza del piccolo con la mamma al momento dell’allontanamento dalla propria auto. Secondo gli investigatori, però, Gioele era con Viviana quel 3 agosto e insieme si sarebbero allontanati nella campagna del Messinese.
Gioele, la nuova ipotesi
Nel frattempo, mentre uomini e mezzi, col supporto di unità cinofile, continuano a scandagliare le zone limitrofe attorno a Caronia, spunta una nuova ipotesi. L’inchiesta della Procura di Patti, fra le varie piste, starebbe analizzando anche quella di una possibile aggressione subita da Viviana e Gioele da parte di uno o più animali selvatici. Forse anche cani randagi. Un’ipotesi in realtà già circolata, vista la presenza sulle gambe della donna di alcuni morsi. A supporto di tale ipotesi, inoltre, le scarpe “abbastanza pulite” indossate dalla donna, le quali hanno fatto presumere una breve fuga e un’improvvisa aggressione. Una delle due scarpe, peraltro, è stata trovata lontana dal corpo, persa forse durante la fuga.
Autopsia decisiva
Non è chiaro, però, se tali lesioni siano state provocate primo o dopo la morte della donna, né se possano essere effettivamente compatibili con un’aggressione da parte di animali. Nelle scorse ore, come riferito da AdnKronos, sarebbe stato ascoltato dagli inquirenti il proprietario di due cani di razza Rottweiler avvistati nei dintorni nei giorni scorsi. I necessari chiarimenti, a ogni modo, potranno arrivare solo dagli approfonditi esami dell’autopsia. Risultati che arriveranno non prima di un paio di mesi. Intanto continuano le ricerche e, con esse, l’emersione di nuove ipotesi.