Duro colpo alle famiglie mafiose di Carini (Palermo). Alle prime luci dell'alba i poliziotti della Squadra Mobile palermitana, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip presso il Tribunale di Palermo, hanno arrestato nove persone che dovranno rispondere, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini spaccio. L'attività investigativa ha consentito di evidenziare come gli esponenti della famiglia mafiosa di Carini controllassero in modo capillare il territorio, sottoponendo ad estorsione gli operatori economici della zona. Questi ultimi, prima di intraprendere qualsiasi attività, dovevano, inoltre, ottenere una sorta di “autorizzazione” preventiva da parte della famiglia. Le misure cautelari hanno colpito nomi storici del clan ma anche le nuove leve. La posizione apicale, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era detenuta da Antonino Di Maggio, il cui nome era già comparso nell'indagine che tre anni fa portò all'arresto di Alessandro Bono, titolare di un'agenzia funebre che gestiva un traffico internazionale di stupefacenti con i colombiani. Tra i vertici dell´organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti figurano: un narcotrafficante di livello internazionale che curava personalmente l'importazione di cocaina dal Sud America
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