Almeno 67 morti, due feriti e ancora una persona intrappolata dotto le macerie. E’ questo il bilancio del grave incidente che si è verificato nelle prime ore della mattinata in Cina, in seguito al crollo di una piattaforma all’interno di una centrale elettrica nella provincia di Jiangxi, nel sud est del Paese. L’incidente si è verificato alle 7 di mattina ora locale nella città di Fengcheng, quando la piattaforma di costruzione di una delle torri di raffreddamento ha ceduto. In quel momento 70 persone erano impegnate a lavorare in quella zona della centrale.
L’Ufficio di supervisione della sicurezza di Fegnchang, citata dall’agenzia di stampa ufficiale cinese Xinhua, ha comunicato che ambulanze, vigili del fuoco e squadre di soccorso sono intervenute sul luogo della strage in maniera tempestiva. Le prime informazioni diffuse dai media di comunicazione ufficiale parlavano di 22 morti, successivamente il bilancio si è aggravato fino ad arrivare a 40. Ma con il passare delle ore, il lavoro delle squadre di soccorso ha permesso di recuperare 67 corpi senza vita da sotto le macerie.
Nonostante l’inasprimento delle norme per la sicurezza sul lavoro, la mancanza di misure di sicurezza adeguate provoca ogni anno mille morti all’interno dei confini di quella che è considerata la seconda economia mondiale. Ma proprio in Cina, i controlli tendono a essere scarsi e alcune imprese ignorano gli standard di prevenzione in modo da ottenere maggiori guadagni.