Accoltellato brutalmente. Così è morto il chirurgo italiano Franco de Simone, da anni residente in Burundi. Il suo corpo senza vita è stato trovato all’interno della sua casa nel quartiere residenziale di Kirii, a a Bujumbura. La morte del chirurgo di origini piemontesi – che da tempo prestava la sua opera all’estero, soprattutto in Burundi dove si era trasferito e lavorato nell’ospedale di Kira – è stata resa nota dal portavoce della polizia locale, Pierre Nkurikiye, il quale in un tweet ha affermato che per l’omicidio è stata fermata una donna e si tratterebbe dell’ex convivente di de Simone.
La Farnesina ha confermato la notizia
La notizia dell’omicidio del chirurgo italiano, rimbalzata su tutti i media locali, è stata confermata dalla Farnesina. “Il Ministero – si legge in una nota – fin dal primo momento segue il caso, in stretto contatto con l’ambasciata d’Italia a Kampala, in Uganda, e con la famiglia del connazionale a cui viene prestata tutta l’assistenza necessaria”.
Le minacce
Secondo il portavoce della polizia locale, de Simone negli ultimi tempi aveva confidato ai suoi cari di aver ricevuto minacce di morte dall’ex convivente. Sempre secondo la stessa fonte, che ha rilasciato dichiarazioni all’agenzia turca Anadolu, il chirurgo piemontese, morto domenica notte, è stato “violentemente accoltellato”.