Che questo sarebbe stato un autunno caldo era ormai annunciato. E dopo i violenti scontri verificatisi la scorsa settimana a Roma, questa mattina la cittĆ protagonista delle proteste sindacali ĆØ stata Brescia: in occasione di una visita del premier Matteo Renzi agli industriali della Palazzoli srl, centinaia di appartenenti ad associazioni sindacali e centri sociali si sono riuniti in un corteo, per āaccoglierloā con contestazioni, fischi e slogan. I reclami erano diretti al premierĀ e alle nuove politiche del lavoro:Ā la tensione ĆØ salita in un paio di occasioni, quando i centri sociali hanno tentato di oltrepassare il cordone di sicurezza e le forze dellāordine hanno risposto respingendo lāavanzata con cariche e fumogeni, ottenendo in risposta pietre e uova.Ā Un poliziotto e un carabiniere sono rimasti feriti a causa di manifestanti che hanno tentato di strappargli lo scudo difensivo, e dopo esser stati medicati sul posto hanno ottenuto una prognosi rispettivamente di venti e sette giorni.
Fuori dai cancelli della fabbrica erano presenti centri sociali, movimenti studenteschi e i sindacati Cobas e Fiom. Dopo aver tentato di abbattere il cordone delle forze dellāordine, alcuni appartenenti ai centri sociali hanno bloccato il traffico per le strade del centro. Poi, nellāaria, si sono sollevati due droni con attaccati striscioni contro le politiche economiche dellāesecutivo: āRenzi non ha mai lavorato, giĆ¹ le mani dal sindacatoā.Ā āRenzi non ĆØ un interlocutore ā ha affermato lāex leader della Fiom Giorgio Cremaschi ā ma un avversario. Bisogna lottare per far cadere questo governo ā ha poi aggiunto ā ĆØ pericoloso e sbaglia chi, anche allāinterno del sindacato, pensa di potergli far cambiare idea. Bisogna mettere in discussione la sua autoritĆ e autorevolezza. Per me Renzi non ĆØ un interlocutore, se voleva occuparsi di lavoro poteva andare a Terni dalla Ast, e non qui dagli industrialiā.