Sembra continuare senza sosta la strage di politici a Rio de Janeiro, a meno di una settimana con l’appuntamento delle elezioni comunali, in programma il prossimo due ottobre in tutto il Brasile. Nella giornata di ieri, un candidato ad assessore per il municipio della città carioca, è stato ucciso mentre era impegnato nella campagna elettorale a Itaborai, nella regione metropolitana di Rio. L’uomo che era un militare in congedo è stato assassinato con vari colpi di arma da fuoco sparati alle spalle da ignoti.
La sezione omicidi della polizia della Baicada Fluminense ha iniziato ad indagare da diverso tempo sulla sospetta morte di almeno 13 politici – tutti candidati per diversi incarichi alle prossime elezioni municipali di ottobre -, decessi che si sono verificati tutti negli ultimi dieci mesi nella periferia di Rio. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, almeno tre delle vittime erano legate alla mafia dei furti di benzina, mentre altri quattro sarebbero stati bersaglio di esecuzioni ordinate dai signori dei cartelli della droga.
Secondo quanto riferito dalla polizia locale della Baixada Fluminense, regione periferica nella zona nord della città di Rio de Janeiro, i delitti sono stati commessi negli ultimi nove mesi: 4 nel 2015, mentre gli altri nove nel 2016. Tutte le vittime erano assessori comunali, candidati o aspiranti tali.