Spedizione punitiva. Nuova strage di civili in Messico, probabilmente per mano di un gruppo narcos. Un attacco armato contro un night club nella città costiera meridionale di Coatzacoalcos, nello stato di Veracruz, in Messico, è costato la vita a 26 persone, 16 uomini e 10 donne, che saranno sottoposti ad analisi forensi per l’identificazione. La strage è avvenuta intorno alle 22 ora locale di martedì al nightclub Caballo Blanco, dove tra le cinque e le sei persone sono arrivate a bordo di diversi furgoni e hanno lanciato bombe molotov nel locale, dopo aver sparso carburante, per appiccare il fuoco all’interno del locale.
Bombe molotov
Secondo le prime ipotesi delle autorità messicane, il massacro è stato una vendetta tra due gruppi rivali o una spedizione punitiva per il rifiuto dei proprietari del locale di pagare il pizzo. Dall’inizio dell’anno, infatti, Coatzacoalcos è diventata teatro di una sanguinosa guerra tra il cartello narcos di Jalisco Nuova Generazione e i Los Zetas, il gruppo paramilitare più violento in Messico. I due clan si contendono il controllo dello spaccio di droga e la raccolta del pizzo da bar e ristoranti. Quella di ieri rappresenta il peggior massacro del Paese da quando il presidente del Messico Andrés López Obrador è entrato in carica, 9 mesi fa. Il presidente messicano ha condannato la strage e ha dichiarato in una conferenza stampa di aver chiesto al procuratore generale messicano di farsi carico delle indagini e di andare fino “in fondo” al caso. Il governatore di Veracruz, Cuitláhuac García, ha annunciato che è già stato identificato uno dei presunti responsabili, Ricardo “N”, alias “La Loca”: l’uomo era già stato arrestato il mese scorso per reati minori ma era stato rilasciato due giorni dopo.