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Bomba alla sede di Casapound Trento

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Nuovo episodio di violenza politica in Italia in nome dell'antifascismo. La notte scorsa a Trento è scoppiata una bomba all'ingresso de “Il Baluardo”, la sede di Casapound locale. Danni all'entrata della sede e alla serranda. Su un muro è apparsa una scritta che sa di rivendicazione: “Unico voto utile. Antifascismo sempre”.

“L'ennesimo gesto di chi non sa più proporre ed è incapace di confrontarsi – così il responsabile di CasaPound Trento, Filippo Castaldini -. Al termine di una campagna elettorale che ha visto un antifascismo isterico manifestare con contenuti minimi ma sempre maggior violenza, oggi l'epilogo compiuto dai figliocci di politici che in queste settimane hanno sproloquiato di antifascismo, chiedendo la chiusura di un movimento legalmente riconosciuto come il nostro e che, come al solito, sempre protetti e legittimati, hanno agito con il favore della notte facendo esplodere il secondo esplosivo contro i locali trentini delle tartarughe frecciate”.

Quello di ieri sera a Trento è soltanto l'ultimo episodio di violenza politica che prende di mira il movimento nazionalista. A Capodanno 2017 l'artificiere Mario Vece perse una mano e un occhio nel tentativo di disinnescare un ordigno piazzato di fronte alla libreria di destra “Il Bargello”, a Firenze. Per l'episodio furono arrestate 8 persone, tutte appartenenti alla rete anarchica. Appena una settimana fa, poi, l'aggressione al militante di Casapound a Livorno, aggredito a colpi di bastone mentre era in automobile insieme alla fidanzata incinta. Sempre nel pieno della campagna elettorale, un candidato di Casapound al Senato è stato picchiato a Taranto mentre camminava per la strada.

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