Un aereo passeggeri si è schiantato subito dopo il decollo dall'aeroporto José Martì di L'Avana, a Cuba, schiantandosi dopo aver tentato di prendere quota. Il velivolo, un boeing 737 della compagnia messicana Damojh, era decollato dalla capitale con destinazione Holguin e, secondo quanto riportato da alcune fonti locali, a bordo trasportava un centinaio di persone, 104 delle quali come passeggeri, per un totale di 113 compreso l'equipaggio che, secondo i media locali, non era cubano. Solo tre i sopravvissuti, che versano però in gravissime condizioni.
I testimoni hanno riferito di una densa nube di fumo visibile da grande distanza, indicata come proveniente dal luogo del disastro, successivamente localizzato nei pressi della cittadina di Santiago de Las Vegas, a poca distanza da L'Avana.
Tre superstiti
Il presidente di Cuba, Miguel Diaz-Canel, si è recato sul posto dopo aver comunicato la presenza di “un probabile alto numero di vittime”. L'unità di crisi della Farnesina si è immediatamente messa in contatto con le autorità locali per verificare l'eventuale presenza di connazionali su quel volo. Stando alle prime testimonianze, l'aereo avrebbe perso quota subito dopo la prima virata, schiantandosi a qualche chilometro da Santiago. “Granma”, l'organo ufficiale del partito comunista cubano, ha riferito che tre persone sono sopravvissute e che, in questo momento, si trovano ricoverate in ospedale in condizioni gravissime.
I precedenti
L'aereo era partito da L'Avana alle 12.08 locali (le 18 italiane), precipitando pochi minuti dopo per cause ancora da definire. Per Cuba è il terzo grave incidente aereo dal 2010 a oggi. Il primo di questi si era verificato a novembre di 8 anni fa, quando un volo della AeroCaribbean, proveniente da Santiago, era precipitato a causa del maltempo. In quello schianto morirono 68 persone, 28 delle quali di nazionalità straniera. Lo scorso anno, invece, un velivolo militare aveva perso quota nei pressi della provincia di Artemisia, cadendo al suolo e uccidendo 8 soldati a bordo. Un disastro del tutto simile a quello odierno, si verificò il 3 settembre del 1989, quando il volo T1281 partito per Milano, nonostante le proibitive condizioni meteo e il parere conrario della torre di controllo, si schiantò poco dopo il decollo dall'aeroporto di L'Avana: la catastrofe non coinvolse solo le 126 persone a bordo (tutte uccise) ma anche un altro gruppo che si trovava a terra, composto da 45 persone travolte dai rottami del velivolo. Il totale fu di 171 morti.