Il leader degli Hezbollah libanesi, Hassan Nasrallah, smentisce con forza che l’esplosione di martedì scorso che ha devastato Beirut sia stata causata dalla deflagrazione di armi depositate dal Partito di Dio nel porto di Beirut. “Sono tutte bugie e menzogne”, ha detto Nasrallah riferendosi alle accuse, rivolte da più parti a Hezbollah, di essere responsabile del disastro che ha colpito la capitale libanese lo scorso 4 agosto.
Beirut: 154 morti e 60 dispersi per l’esplosione
Sono intanto saliti a 154 i morti e a 60 i dispersi per la gigantesca esplosione che ha devastato martedì interi quartieri di Beirut. E’ questo il nuovo bilancio fornito oggi – sabato 8 agosto – dal ministero della Sanità. I feriti sono circa 5.000, di cui 120 in condizioni critiche. Delle 154 vittime finora accertate, 25 non sono ancora state identificate. L’alto numero dei dispersi e dei feriti gravi, inoltre, farebbe pensare ad un possibile rialzo delle vittime nelle prossime ore.
Il segretario della Lega Araba è arrivato in Libano
Il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit, è arrivato oggi a Beirut per incontrare i vertici dello Stato libanese e discutere degli aiuti che l’organizzazione intende fornire al Paese dei Cedri dopo la disastrosa esplosione di martedì. Ne dà notizia l’agenzia libanese Nna. “La Lega Araba è al servizio del Libano“, ha detto al suo arrivo Aboul Gheit, che durante la giornata incontrerà il presidente della Repubblica Michel Aoun, il primo ministro Hassan Diab, il presidente del Parlamento Nabih Berri e visiterà il luogo dell’esplosione al porto.
Trump, in arrivo tre aerei di aiuti a Beirut
Donald Trump ha reso noto su Twitter di aver parlato venerdì col presidente libanese Michel Aoun per informarlo che tre grandi aerei sono in arrivo, carichi di medicinali, cibo e acqua. In arrivo anche soccorritori, tecnici, medici e infermieri.
Da Cdm stato emergenza per intervento estero
Anche l’Italia si muove per il Libano. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli eccezionali eventi che hanno colpito la città di Beirut, in Libano, il 4 agosto 2020. Lo si legge nella nota finale di Palazzo Chigi.
Papa Francesco
Secondo quanto riferito dal Vaticano, Papa Francesco, tramite il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha inviato un primo aiuto di 250.000 euro “in sostegno alle necessità della Chiesa libanese in questi momenti di difficoltà e di sofferenza”.