Un clima da “anni di piombo” sta avvelenando la campagna elettorale. L'ultimo episodio di violenza politica si è registrato ieri notte a Livorno. Alle quattro di notte un militante di Casapound si trovava in auto insieme alla fidanzata incinta. Il giovane ha notato che sui muri alcuni manifesti del suo movimento erano stati strappati, allora è sceso dall'auto ma è stato circondato da alcune persone con il volto coperto.
E' bastato poco perché partisse l'aggressione: colpi di bastone all'uomo e poi anche sui vetri dell'auto dove si trovava la ragazza. Vano il tentativo di difenderla mentre il suo volto è una maschera di sangue: “Lasciatela stare, è incinta”. I violenti rispondono: “Tanto verrà un figlio fascista”. La donna è illesa, ma sotto choc. Il suo fidanzato, invece, è stato portato in ospedale in codice rosso. Ha riportato una frattura al naso e contusionimaxillofacciali. Secondo alcune ricostruzioni, rischierebbe di perdere un occhio.
Il responsabile regionale di Casapound in Toscana, Eugenio Palazzini, ha detto a IlGiornale.it: “Il ragazzo è stato aggredito ieri notte in viale Garibaldi a Livorno. Stava tornando a casa quando ha notato dei cartelloni elettorali staccati. È sceso dal veicolo, lasciando la compagna incinta in auto, ed è stato pestato da 4 persone incappucciate e armate di bastone”. Palazzini spiega che “È stata sporta denuncia e sul luogo sono presenti le forze dell'ordine”. Sulla vicenda è intervenuto anche Simone Di Stefano, candidato presidente del Consiglio per Casapound, per esprimere solidarietà al giovane e per condannare i “gesti viliacchi” dei suoi aggressori.