Mentre in Italia l'attenzione dei media e del pubblico è focalizzata sulla vicenda della Open Arms, la nave dell'ong spagnola con a bordo un centinaio di migranti che si trova in mare da oramai 17 giorni, nel Mar Mediterraneo si potrebbe essere consumata un'ennesima tragedia. Nella giornata di ieri, infatti, Alarm Phone, su Twitter, ha lanciato un allarme: quasi cento persone sarebbero morte in un naufragio al largo delle coste libiche.
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La vicenda
L'Ong che raccoglie i messaggi di emergenza, ha raccolto la testimonianza di un pescatore che ha parlato di una barca rovesciata al largo della Libia. Ha riferito di aver salvato tre persone e di aver visto molti cadaveri; i superstiti avrebbero raccontato che a bordo c'erano oltre 100 persone. Il servizio di emergenza, basato nel Maghreb, ha specificato che al momento non è possibile verificare le informazioni, ma temono che si sia verificata un'altra tragedia di massa.
La Giornata del Migrante Ignoto
Per sensibilizzare le coscienze aaffinché si faccia del tutto per evitare che tragedie come questa finiscano nel dimenticatoio e per restituire la dignità a quanti, nel disperato tentativo di una vita migliore decidono di affrontare il cosiddetto “viaggio della speranza”, ma perdono la vita nel tentativo, dalle pagine del quotidiano In Terris, don Aldo Buonaiuto ha lanciato una petizione su Change.org affinchè venga istituita la Giornata del Migrante Ignoto. Sono state raccolte migliaia di firme, ma c'è ancora molto da fare. Per questo rinnoviamo l'appello a dare il prorpio assenso all'istituzione di questa giornata, al fine di fornire un incentivo nel “sensibilizzare l'opinione pubblica” e “nell'educare le coscience, sopratutto delle nuove generazioni” sulla sorte di coloro che sono partiti dalle loro terre alla ricerca di un futuro migliore e poi svaniti negli abissi.