Una nuova svolta nelle indagini per il caso di Freddie Gray, il giovane afroamericano arrestato lo scorso 12 aprile e morto una settimana dopo i seguito alle gravi lesioni riportate alla spina dorsale. Oggi un Gran Giurì ha formalmente incriminato 6 agenti, tre neri e tre bianchi, tra i quali anche una donna, prendo così la via a quello che viene già definito un processo senza precedenti che si terrà il prossimo 2 luglio.
Il 25enne afroamericano, morì una settimana dopo il suo arresto per le lesioni riportate nel momento in cui è stato ammanettato e caricato a testa in giù nel furgone della polizia. Le accuse più gravi sono state rivolte contro Caesar Gordon, 45 anni, il più anziano tra i sei. Il 12 aprile, il giorno dell’arresto era alla guida del furgone, ed è accusato di non essersi fermato quando richiesto e di aver guidato bruscamente, provocando o aggravando i danni fisici che hanno portato alla morte di Gray.
Dopo la morte del giovane Baltimora si trasformò in teatro di violenti scontri e manifestazioni di protesta. Inoltre nella città per alcuni giorni fu indetto il coprifuoco per cercare di riportare la situazione alla normalità ed evitare feriti. Il governatore del Maryland aveva anche inviato gli uomini della Guardia Nazionale a sostegno della polizia locale. Inoltre anche il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si era espresso sull’accaduto, invitando a mantenere la calma, ma denunciando un problema nell’atteggiamento della polizia verso i giovani neri.