Dopo sei giorni di ricerca le forze dell’ordine sono riusciti a rintracciare e ad arrestare i due rom a bordo della Lancia Lybra, che nella serata di mercoledì 27 maggio hja investito nove pedonbi su via Mattia Battistini, uccidendo Corazon Abordo Perez, una filippina di 44 anni che stava attraversando l’incrocio. Ad annunciarlo il ministro Alfano. “Sono stati individuati dalla Polizia e condotti in Questura i due rom che sarebbero stati a bordo dell’auto pirata, causa dell’investimento mortale nei giorni scorsi. – ha dichiarato il ministro dell’Interno – Si tratta di due ragazzi di 17 e di 19 anni, il primo sembra fosse alla guida”.
Secondo quanto si è appreso uno dei due, il maggiorenne, è stato rintracciato in Sardegna. L’altro invece è stato preso a Roma, nella zona periferica di Massimina. Ora, per l’incidente costato la vita alla donna filippina, rischiano l’accusa di omicidio volontario, mentre è già in carcere una ragazza 17enne che dovrà rispondere di concorso di omicidio volontario. Uno dei due ragazzi sarebbe il marito della ragazza arrestata e la coppia avrebbe un figlio di 10 mesi.
“Mi congratulo con le forze dell’ordine, il Prefetto e il Questore che, lavorando giorno e notte, hanno assicurato alla giustizia i responsabili di tanto dolore, coloro che hanno strappato Corazon Abordo al marito, alle figlie e a tutta la sua famiglia, devastando le loro vite. – ha così commentato la notizia dell’arresto il sindaco di Roma, Ignazio Marino – Rinnovo il mio sentimento di vicinanza ai suoi familiari e a tutti gli altri feriti: persone comuni che rientravano da una giornata di lavoro in un quartiere della nostra città, dove italiani e stranieri vivono fianco a fianco in pace”. Inoltre Marino ha confermato che la città di Roma si costituirà parte civile nel procedimento penale contro i giovani al volante dell’auto killer.