Tensione alle stelle a New York. Evacuato il terminal B dell’aeroporto La Guardia, che è stato chiuso per oltre un’ora dopo che un’auto abbandonata con gli sportelli aperti ha fatto scattare l’allarme sicurezza. L’autovettura è stata rimossa senza incidenti, riferiscono i media locali, ma la polizia di New York conferma che sta indagando sul veicolo lasciato incustodito presso la zona arrivi dello scalo. E’ un piccolo episodio che conferma però come il livello di guardia sia alto, tanto quanto le preoccupazioni.
Crescono intanto gli interrogativi sulle possibili falle dell’Fbi nel prevenire gli attentati a Ny e in New Jersey del presunto sospetto, Ahmad Khan Rahami, che era stato segnalato anche dalla dogana per un suo viaggio in Pakistan prima che il padre lo denunciasse come ‘terrorista”, riferendo al Federal Bureau of investigation – come ha precisato al Nyt – i suoi interessi per i gruppi terroristici come al Qaida e la sua fascinazione per i video e la musica jihadista.
Nel frattempo spunta la simpatia del giovane americano di origini afghane anche per l’Isis, in particolare per Abu Muhammad al-Adnani, capo della propaganda e “portavoce” dell’Isis, nonche’ agitatore dei ”lupi solitari” che hanno insanguinato l’Europa, ucciso a fine agosto da un drone Usa.
Nel suo taccuino, di cui il Nyt ha ottenuto una copia, Rahami indica il “fratello Adnani” come “guida” e cita la sua indicazione di “colpire gli infedeli nel loro cortile di casa”, riecheggiando l’appello lanciato in estate da Adnani a prendere di mira i nemici in qualunque modo e ovunque.
Finora del taccuino gli investigatori avevano lasciato filtrare solo gli apprezzamenti per Osama Bin Laden, l’imam americano-yemenita Anwar al-Awlaki e Nidal Hasan, il maggiore americano autore della strage di Fort Hood, senza alcun riferimento ad Adnani, braccio destro operativo del Califfo al-Baghdadi e coordinatore del terrorismo in Occidente.