La polizia ungherese ha annunciato l’arresto di un uomo che si presume possa essere il conducente del Tir, nell’ambito delle indagini sull’autocarro carico di 71 cadaveri – tra cui otto donne e quattro bambini – di profughi sulla A4 in Austria. In una conferenza stampa le autorità austriache hanno comunicato che altre persone sono state fermate, in quanto coinvolte nella stessa tragedia. Tutti farebbero capo ad un’organizzazione per il traffico di migranti in Romania.
Il camion – con le insegne di una ditta di pollame slovacca, 7,5 tonnellate di stazza e una zona di carico di appena cinque metri di lunghezza– è stato ritrovato giovedì, abbandonato in una zona speciale per le avarie lungo l’autostrada A4, tra il lago Neusiedl e la località di Parndorf, nel Burgenland, vicino al confine con la Slovacchia e l’Ungheria.
Secondo i primi esami effettuati si calcola che le vittime siano morte tra le 36 e le 48 ore prima della scoperta dei cadaveri, ieri a mezzogiorno. “Dalla parte posteriore del camion, usciva un liquido di decomposizione (dei cadaveri). A prima vista non è stato possibile calcolare il numero dei cadaveri”, ha raccontato ieri il direttore di polizia dello Stato del Burgenland, Hans Peter Doskozil. Dopo una prima ispezione oculare, gli agenti non hanno riaperto il camion, ma lo hanno trasportato in un centro a Vienna con un sistema speciale di refrigerazione per facilitare l’estrazione dei cadaveri.
Secondo la polizia ungherese, che ha inviato due agenti in Austria per collaborare al caso, il camion, con matricola ungherese, è stato visto a sud di Budapest mercoledì e più tardi vicino alla frontiera con l’Austria. Secondo gli ultimi dati in mano alla stampa austriaca, che cita fonti della polizia, il veicolo è entrato in Austria mercoledì ed è stato abbandonato in autostrada giovedì intorno alle 06:00.