Pianificavano un attentato sulla scia di quelli messi in atto dal sedicente Stato Islamico, per questo due 16enni sono stati arrestati in Australia. A riferirlo è la polizia dello stato, spiegando che le manette per i due minorenni, da tempo nel mirino degli investigatori, sono scattate dopo che questi avevano acquistato dei coltelli da combattimento. I due ragazzi sono anche accusati di aver provato ad unirsi all’organizzazione terroristica e ora rischiano l’ergastolo. Secondo quanto riportato dai media australiani, uno dei due giovani sarebbe il figlio di un terrorista ora in carcere, mentre l’altro avrebbe dei forti “connessioni con persone radicalizzate”.
“Se non fossimo stati al posto giusto nel momento giusto certamente qualcuno, in teoria oggi o un altro giorno, comunque presto, sarebbe stato ucciso”, ha dichiarato il vice commissario della polizia federale australiana, Michael Phelan. “Il fatto che stiamo portando davanti al giudice due teenager per gravi accuse riflette l’attuale minaccia cui facciamo fronte – ha detto la commissaria Catherine Burn, della polizia del New South Wales -. Fortunatamente, il coordinamento eccellente tra Stato e agenzie federali è riuscito a prevenire un reato molto allarmante. La necessità di sorvegliare non è mai stata più grande”.
Il ministro australiano della Giustizia Michael Keenan ha dichiarato che da quando il livello di allarme è stato innalzato il 12 settembre del 2014, ci sono stati 4 attentati e 11 operazioni anti-terrorismo in Australia. “C’è una pericolosa tendenza in corso tra gli australiani, soprattutto tra i giovani, ad aderire alle ideologie terroristiche”, ha dichiarato il Guardasigilli.