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Attacchi a Copenaghen, 4 arresti in ambienti islamici

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La Danimarca scossa dagli attentati di Copenaghen reagisce con un’operazione della polizia all’interno di un internet caffè di Norrebro, il quartiere nel quale ieri sera è stato abbattuto il killer. Si sta cercando di capire se l’attacco sia riconducibile ad ambienti vicini al terrorismo di matrice islamica come ha confermato il direttore dell’intelligence locale Jens Madsen: “Siamo lavorando sull’ipotesi che l’attentatore (cittadino danese nato nel Paese già sotto osservazione da parte della polizia, ndr) possa essersi ispirato dagli eventi di Parigi e dal materiale diffuso dall’Isis e da altri”. Nel blitz sarebbero state arrestate due persone tra cui, secondo il Telegraph, “un pakistano e un arabo”. Il giornale “Ekstra Bladet” ha scritto di un raid che ha visto tra i 15 e i 20 agenti impiegati.

Intano il presidente francese Francois Hollande si è recato in visita presso l’ambasciata di Danimarca a Parigi per esprimere la sua solidarietà. Lo riferiscono i media francesi. I due attentati, in un caffè dove si dibatteva di libertà di espressione e davanti a una sinagoga, appaiono ispirati a quelli di gennaio a Parigi contro la redazione di Charlie Hebdo e un minimarket kosher. E l’ambasciatore francese in Danimarca era presente al momento del primo attacco in quanto invitato al dibattito. Il governo francese ha inviato oggi a Copenaghen il suo ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve.

Francesco Volpi: