La voce degli ultimi

lunedì 25 Novembre 2024
6.7 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

lunedì 25 Novembre 2024

Arrestato Andrea Nizza, mafioso inserito tra i 100 ricercati più pericolosi d’Italia

Termina dopo poco più di due anni la latitanza di Andrea Nizza, mafioso inserito dalle forze dell’ordine nella lista dei 100 ricercati più pericolosi d’Italia. L’esponente di Cosa nostra è stato trovato dentro una casa di Viagrande dagli uomini del reparto operativo speciale dei carabinieri di Catania. Alla vista dei militari, il ricercato non avrebbe opposto resistenza. Con lui è finita in manette anche una coppia di coniugi con l’accusa di favoreggiamento. Rispetto all’unica foto segnaletica, il suo volto è molto diverso: occhi scavati, fisico più robusto e pochi capelli.

L’uomo, 30enne, è considerato dagli inquirenti il capo della famiglia mafiosa dei Santapaola-Ercolano di Catania. Aveva fatto perdere le sue tracce alla fine del 2014, quando il tribunale della città situata alle pendici dell’Etna lo aveva condannato a sei anni e otto mesi, nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Fiori bianchi. Da quel giorno divenne introvabile, accrescendo il suo potere criminale tanto da essere inserito tra i latitanti più ricercati dalle forze dell’ordine.

Sulle spalle di Andrea Nizza ci sono numerose condanne, non ancora definitive. Negli ultimi mesi ha collezionato pene per tentata estorsione, usura, lesioni, traffico di droga e omicidio. In totale, più di 50 anni di detenzione da scontare. Le ricerche non sono state semplici, perché il boss ha goduto di una fitta rete di fedelissimi che gli hanno garantito l’irreperibilità dalle forze dell’ordine.

Nizza appartiene a una famiglia di mafiosi che si occupa di narcotraffico. L’ultimo dei cinque fratelli Nizza a finire in manette, durante l’operazione Polaris dello scorso novembre, è stato Salvatore, detto mpapocchia, e il figlio di quest’ultimo, Dario. Vi sono poi Daniele e Fabrizio. Quest’ultimo, dal 2015, ha deciso di collaborare con gli inquirenti. Un pentimento che ha mandato in crisi la cosca e le tradizionali roccaforti nei quartieri di Librino, San Cristoforo e San Giovanni Galermo di Catania con centinaia di arresti e sequestri di armi e sostanze stupefacenti.

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario