Travolto da un treno merci mentre stava dipingendo con le bombolette spray su un vagone. Questa è stata la fine di un giovane writer di Somma Lombardo, nella stazione di Arona, sul Lago Maggiore. Si chiamava Edoardo Baccin. Sono stati i suoi tre amici a dare l’allarme, ma quando sono arrivati i soccorsi per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
I carabinieri hanno ricostruito in questo modo la dinamica dell’incidente: Edoardo Baccin era sui binari quando ha sentito avvicinarsi una motrice e si è nascosto sotto il treno fermo in stazione. Il rumore della locomotiva ha coperto quello del treno merci che stava arrivando subito dopo. Il ragazzo non si sarebbe quindi accorto di questo secondo convoglio e sarebbe uscito dal suo nascondiglio troppo presto. Il macchinista lo ha visto, ha cercato di frenare, ma non ha fatto in tempo.
I quattro ragazzi erano una “crew” (ovvero un gruppo di writer) piuttosto affiatata. Erano già conosciuti dalle forze dell’ordine del posto per i loro frequenti blitz nelle aree ferroviarie. Sembra che al momento dell’incidente Edoardo fosse lontano dai suoi tre amici, che hanno assistito alla scena e che ora sono sotto choc.
Sulla sciagura c’è anche una presa di posizione del Codacons che in un comunicato denuncia come “le istituzioni siano incapaci di fermare il fenomeno dei writer: questa è una morte annunciata”