Il procuratore argentino Alberto Nisman è stato trovato morto nel suo appartamento a Le Parc di Buenos Aires. Secondo le prime ricostruzioni potrebbe trattarsi di suicidio. A ritrovare il cadavere è stata la madre dell’uomo, che contattata dal servizio di sicurezza dello stabile che non riusciva a comunicare con il giudice, la ha chiamata. L’uomo si trovava nel bagno della sua casa, in un lago di sangue. “Posso confermare che una pistola calibro 22 e’ stata trovata accanto al corpo…con una proiettile mancante”, ha dichiarato Viviana Fein, procuratrice della capitale argentina, ma non è stato ancora chiarito se si tratti di suicidio o omicidio.
Il giudice Nisman si sarebbe dovuto presentare oggi in un’audizione a porte chiuse in Parlamento per comunicare elementi in base ai quali la scorsa settimana aveva accusato il presidente Cristina Kirchener e il ministro degli Esteri Hector Timerman. A quanto sembra i due avevano stretto un accordo segreto con Teheran, dove garantivano l’immunità agli iraniani sospettati di aver organizzato l’attentato al centro ebraico di Buenos Aires (Amia) nel 1994, dove morirono 84 persone e ne furono ferite oltre 300.
In cambio l’Argentina – che ora si trova in un delicato momento economico – avrebbe potuto usufruire di forniture di greggio dall’Iran. Il giudice Nisman aveva comunicato di essere in possesso di registrazioni telefoniche tra la presidente argentina e l’Iran. Inoltre il procuratore aveva già congelato fondi per 23 milioni di dollari alla Kirchner, al ministro Timerman e ad altri funzionari.