È scattata questa mattina un’operazione dei Carabinieri che ha portato all’arresto di 7 persone legate alla Marina Militare. Si conclude così, con l’arresto di 6 ufficiali e di un uomo del ministero, la seconda fase dell’indagine, avviata dalla Procura di Taranto per le tangenti nell’ambito dell’aggiudicazione dei lavori commissionati da Maricommi. I provvedimenti restrittivi sono stati spiccati dal gip Pompeo Carrieri su richiesta del pm Maurizio Carbone e le operazione di arresto hanno coinvolto le città di Taranto, Roma e Napoli.
L’accusa è quella di concussione: infatti i 7 indagati avrebbero intascato delle tangenti da imprenditori che si erano aggiudicati gli appalti per sevizi nella Marina Militare. L’operazione dei carabinieri avviene 10 mesi dopo il clamoroso arresto del capitano di fregata Roberto la Gioia. L’ufficiale era finito in manette lo scorso 12 marzo: aveva da poco ritirato una tangente di duemila euro, quando nel suo ufficio fecero irruzione i carabinieri. Da subito gli inquirenti avevano sospettato che fosse solo un anello della catena. Il capitano la Gioia era stato fermato grazie alla denuncia di un imprenditore, titolare di un’impresa per il ritiro e lo smaltimento delle acque di sentina. L’uomo aveva raccontato alle forze dell’ordine di aver pagato 150 mila euro al capitano la Gioia per garantirsi il regolare pagamento delle fatture.