Mireille Knoll, 85 anni, è stata uccisa dentro la sua casa, colpita con delle coltellate e, successivamente, bruciata assieme al suo appartamento. Una tragedia che ha sconvolto Parigi venerdì scorso, quando il corpo senza vita della donna era stato ritrovato una volta estinto l'incendio che aveva divorato la sua casa. Secondo fonti della Procura della capitale francese, il delitto non è dettato da moventi come un tentativo di furto andato male ma le ragioni di tali atrocità sarebbero da ricercare addirittura nell'antisemitismo: l'85enne, infatti, era scampata al rastrellamento del Velodrome d'Hiver, a Parigi, dove in pochi giorni vennero arrestate più di 13 mila persone ebraiche.
Sfuggita ai lager
Quella del Velodromo d'inverno fu la retata peggiore che coinvolse la comunità ebraica di Francia: strappate alle loro case e trascinate nello stadio, quasi tutte le persone ammassate lì, in quella drammatica notte, sarebbero partite alla volta dei campi di concentramento nazisti. A Mireille questa sorte, secondo quanto riportato dal deputato centrista Meyer Habib, non toccò in quanto sua madre era in possesso di un passaporto brasiliano. Settantasei anni dopo, però, l'odio antisemita è tornato a colpire là dove era stato bloccato in passato, portando all'atroce dellitto dell'ormai anziana Mireille, massacrata con 12 colpi d'arma da taglio sul corpo e ustioni dovute all'incendio doloso che ha distrutto il suo appartamento dell'XI arrondissement.
I fermati
Al momento, in stato di fermo ci sono due persone: un 29enne arrestato sabato, che pare fosse un pregiudicato da poco rilasciato, e un 22enne senzatetto, fermato invece lunedì mattina. Secondo quanto riferito dai media locali, pare che la donna avesse sporto denuncia, nei giorni scorsi, contro un uomo residente nel vicinato il quale, stando al suo racconto, avrebbe minacciato di dar fuoco alla casa. Un caso, quello di Mireille, che segue di pochi mesi quello che ha coinvolto Sarah Halimi, ebrea ortodossa 65enne assassinata dal suo vicino esattamente un anno fa (aprile 2017) uccisa dal suo vicino di casa nell'aprile 2017. Dopo diversi mesi di noie giudiziarie, il carattere antisemita di questo orrendo delitto, però, è stato riconosciuto solo i primie del mese di marzo dell'anno sucessivo.