Non accenna a calare l’emergenza alluvioni in molte città del Texas e dell’Oklahoma. L’ultimo bilancio, riferisce il Wall Street Journal, è salito a 25 vittime e 11 dispersi; ma i numeri sono in evoluzione. La zona delle Grandi Pianure, negli Stati Uniti centro meridionali, è sommersa da precipitazioni torrenziali che hanno tramutato le strade in fiumi e stanno costringendo gli abitanti a rimanere tappati in casa, con il rischio che anche queste vengano invase dalle acque. Il maggio più piovoso della storia statunitense, con il record di 50 mm d’acqua scaricate in una singola ora, ha anche portato nella regione 6 tornado solo nella giornata di sabato e provocato la caduta di chicchi di grandine grossi come palline da pign pong con conseguenti danneggiamenti ai tetti delle abitazioni e alle autovetture parcheggiate lungo i marciapiedi.
Il Presidente Usa Barack Obama ha intanto dichiarato lo stato di emergenza: “Il nostro pensiero e le nostre preghiere sono rivolte alle famiglie e alle comunità colpite da questi devastanti calamità senza precedenti”, ha assicurato. Il Governatore del Texas Greg Abbott aveva già firmato, nelle scorse ore, il documento per dichiarare lo stato di disastro in 70 contee colpite dall’alluvione e dispiegato la Guardia Nazionale. La firma di Obama sblocca ora fondi federali con cui finanziare la ricostruzione, mentre non esiste sinora una stima ufficiale dei danni. Intanto, il servizio meteo nazionale ha lanciato una nuova allerta meteo per “allagamenti lampo” dal Texas centrale al Missouri, invitando le persone a restare in casa.