Undici persone di cui quattro bambini sono state trasportate in ospedale per intossicazione da monossido di carbonio. È accaduto a Vione, in provincia di Brescia. Il gruppo si trovava all'interno di una casa vacanze e quando il personale del 118 è entrato nell'appartamento era saturo di monossido. Fra gli intossicati ci sono anche tre soccorritori.
Un veleno silenzioso
Quella da monossido di carbonio (CO) è l'intossicazione inalatoria più diffusa, un avvelenamento provocato dalla cattiva combustione in stufe o camini di carburanti contenenti carbonio.
E' anche un gas “subdolo”: inodore e insapore, è praticamente impercettibile. Si tratta di un’emotossina che, una volta inalata, si lega allo ione del ferro nell'emoglobina del sangue e forma con esso un legame 205 volte più stabile di quello formato con l'ossigeno.
I sintomi principali dell'inalazione del veleno sono difficoltà respiratoria, dolore al petto, capogiri e nei casi mortali stato di incoscienza e morte per anossia. La tempestività e il primo soccorso sono essenziali per salvare la vita delle vittime.