Allarme in Russia, dove il servizio di intelligence del Cremlino avrebbe individuato 220 aspiranti kamikaze. A riferire la notizia è il direttore del Servizio di Sicurezza Federale russo Alexander Bortnikov, il quale ha specificato che queste persone sono pronte al sacrificio per commettere un atto terroristico. E sarebbero loro l’ultimo anello della catena della morte che si è organizzata anche all’estero, funziona “in remoto” e comunica utilizzando “attivamente la crittografia e la messaggistica istantanea, tra cui i popolari instant messenger Telegram, Whatsapp, Viber”.
Parlando in un incontro internazionale dei servizi speciali, Bortnikov ha detto che gli ufficiali dell’Fsb russi stanno lavorando al sistema per identificare le persone coinvolte nella preparazione delle cosiddette “bombe umane”. Secondo il direttore dell’Fsb, il problema è “esaltazione ossessiva dei terroristi suicidi, che crea un alone intorno ai martiri della fede”. Bortnikov ha dichiarato che la formazione di tale sfondo idealizzato di “terrorismo individuale” raggiunge il suo obiettivo.
Secondo lui, “costrette ad agire dall’estero, le organizzazioni terroristiche internazionali hanno imparato a gestire in modo efficace il funzionamento delle loro reti terroristiche in remoto, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione” ha dichiarato. “Essi utilizzano attivamente la crittografia e la messaggistica istantanea, tra cui i popolari instant messenger Telegram, Whatsapp, Viber, con i quali inviano ai loro sostenitori istruzioni dettagliate sul modo di condurre azioni sovversive e terroristiche, indicando obiettivi specifici per attacchi terroristici, oltre a fornire informazioni sulle forme e metodi di lavoro dei servizi di sicurezza”, ha detto il direttore dell’FSB.