Allarme nella Polonia centrale, dove nella città di Lodz le forze dell’ordine hanno fatto scattare le manette ai polsi di un iracheno trovato in possesso di una piccola quantità di esplosivo. Al momento per la Procura non ci sono però elementi per parlare di attività terroristica. Inoltre gli investigatori hanno comunicato di non “aver trovato materiale sufficiente per causare un’esplosione”.
L’iracheno sarebbe stato espulso un paio di settimane fa dalla Svezia e in precedenza l’uomo aveva vissuto in Svizzera per molti anni. L’uomo aveva una documentazione minima con sé ed è stato di detenzione preventiva per due mesi. La quantità di esplosivo non era sufficiente per provocare un’esplosione, ma rischia comunque otto anni di reclusione se dovesse essere riconosciuto colpevole di detenzione illegale di sostanze esplosive.
Secondo la tv Polsat, l’uomo aveva con sè delle note sui preparativi di “atti terroristici” il cui obiettivo sarebbero stati principalmente “esercizi commerciali francesi” in Polonia. Per la protezione del Pontefice e dei giovani a Cracovia sono stati mobilitati più di 40mila uomini.
La Polonia ha alzato il livello di allerta in vista delle Giornate mondiali della Gioventù che porteranno centinaia di migliaia di fedeli da domani a domenica a Cracovia, dove è atteso anche Papa Francesco.