Èin occasione della ripresa ufficiale delle relazioni tra Italia ed Egitto che il presidente al-Sisi è tornato a parlare del caso Regeni. Nel corso dell'inaugurazione del giacimento di gas dell'Eni a Zhor, nel Paese nordafricano, egli ha detto: “Non smetteremo di cercare i criminali che hanno fatto questo per consegnarli all’autorità giudiziaria”.
Un complotto contro le relazioni italo-egiziane
Il ricercatore italiano, sparito al Cairo il 25 gennaio 2016, fu ritrovato cadavere il 3 febbraio lungo l'autostrada che unisce la capitale egiziana ad Alessandria. Il presidente, candidato alle prossime elezioni presidenziali che si terranno in Egitto dal 26 al 28 marzo, ha sostenuto che l'omicidio di Giulio Regeni è stato un crimine commesso “per rovinare i rapporti con l’Italia e per danneggiare l’Egitto”.
Già nel novembre scorso, durante una conferenza stampa a Sharm el Sheikh, al-Sisi aveva parlato della morte del giovane italiano in questi termini, sostenendo che la sua uccisione “era stato un tentativo di distruggere l’iniziativa di investimenti finanziari di alcuni uomini d’affari italiani”. Senza precisare chi fossero gli autori di questo presunto sabotaggio delle relazioni commerciali tra i due Paesi, il presidente egiziano aveva insistito: “Il caso di Regeni ha posto fine a questo progetto e noi siamo stati i più colpiti”.
Oggi ha quindi ripetuto: “L’Italia è rimasta al nostro fianco anche dopo il fatto di Regeni, anche perché c’era chi puntava proprio a rovinare i nostri rapporti”. Al-Sisi ha infine rinnovato le sue condoglianze e la vicinanza alla famiglia del ricercatore italiano.
L'Università di Cambridge
La procura della Repubblica di Roma, intanto, prosegue le indagini sulla morte del ragazzo che coinvolgono anche l'Università di Cambridge, per la quale stava conducendo la ricerca sui sindacati degli ambulanti in Egitto. A seguito dell'interrogatorio di Maha Abdel Rahman, tutor di Regeni che – secondo alcune insistenti voci – sarebbe una sostenitrice dei Fratelli Musulmani, ancora molti punti della vicenda appaiono poco chiari.